Un breve viaggio intorno al globo, dall’Australia al Giappone, a caccia di usi e costumi legati al Natale
Ci siamo: è quasi Natale, festa caratterizzata da usanze tramandate da secoli, differenti da Paese a Paese. Come sono le tradizioni da Nord a Sud? Come si festeggia il Natale in giro per il mondo? Ognuno ha le proprie tradizioni ma c’è un aspetto che accomuna tutti: a Natale si esagera con il cibo. Per mettere d’accordo tutti quello che ci vuole dopo gli abbondanti pasti è una buona tisana calda, come la Digestiva Bonomelli, una miscela di erbe con menta, rabarbaro, genziana ed estratto di zenzero, “geniale” spezia orientale in grado di stimolare la digestione, che esalta gli effetti ottenuti dalla sinergia delle singole erbe. E insieme a una tisana calda, vi offriamo un breve viaggio intorno al mondo, a caccia di usi e costumi legati al Natale…
Italia
Per molti italiani Natale è sinonimo di tavole imbandite, particolarmente ricche di dolci. Di origine milanese, Sua Maestà il Panettone è ormai il simbolo per eccellenza delle feste ed è presente nei menu di tutto lo stivale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Ogni regione ha il proprio dolce natalizio tipico: in Alto Adige non è Natale senza una fettina di Zelten, a base di frutta secca, di cui ciascuna famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, mentre in Campania è il regno degli Struffoli, palline di pasta prima fritte e poi ricoperte di miele e zuccherini…
Australia
In Australia il Natale si festeggia in costume da bagno cantando all’aperto tutti insieme, sotto il cielo stellato: l’evento più famoso è il “Carols in the candle light” ossia il canto delle odi natalizie a lume di candela. Qui a Natale si mangia la Pavlova, un dolce a base di meringa e panna, e i bambini impazziscono per il Candy Cane, bastoncini di zucchero e menta che ricordano, nella forma, i piedini della slitta di Babbo Natale…
Stati Uniti
Babbo Natale negli Stati Uniti è Santa Claus e prende il nome da San Nicola. Gli americani decorano le case con vischio, agrifoglio e rami di albero e sulla tavola delle feste non può mancare il tacchino con salsa di mirtilli. Il Christmas pudding è un budino con salsa al brandy accompagnato dalle mince pie fatte in casa, tortine di pasta frolla a base di frutta secca, considerate il cibo prediletto da Santa Claus in persona. Ma attenzione: bisogna mescolare il ripieno delle mince pie rigorosamente in senso orario per non incappare nella malasorte!
Norvegia
In Norvegia il protagonista del Natale, ovvero colui che porta i doni, è un piccolo elfo. Si chiama Julebukk (o Christmas Buck) e appare sotto le sembianze di una creatura simile alla capra. La leggenda di Julebukk risale ai tempi dei Vichinghi che adoravano Thor (noto anche come Dio del tuono) e la sua capra… Nelle case norvegesi, come in tutta la Scandinavia, si gustano i famosi Ginger Bread, i biscottini di pan di zenzero, usati anche come decoro per l’albero.
Cina
La tendenza del popolo cinese è quella di festeggiare Natale e Capodanno secondo gli usi occidentali, non tanto per una convinzione religiosa quanto per celebrare il boom economico, tanto che il periodo natalizio viene soprannominato Festival del Regalo. In Cina il Natale si chiama Sheng Dan Jieh (Festival della Santa Natività) mentre l’Albero di Natale è l’Albero della Luce e viene decorato con lanterne, fiori e striscioni di carta colorata, simbolo di felicità. E i bambini aspettano Dun Che Lao Ren ovvero il Vecchio Signore di Natale…
Giappone
Il Natale è arrivato in Giappone grazie ai missionari cristiani e oggi la tradizione natalizia è rispettata a livello nazionale. Lo scambio di regali è molto amato dai giapponesi e in alcune città c’è persino l’albero di Natale collettivo. Anche il Giappone ha il suo Babbo Natale, un vecchio parroco chiamato Hoteiosho, raffigurato come un anziano signore che porta un dono enorme: si crede che abbia gli occhi dietro alla testa, motivo per cui tutti i bimbi devono fare i bravi perché Hoteisho li vede… da tutte le parti! Il 1 gennaio si celebra il capodanno giapponese (Shogatsu): si mangia il Mochi (dolce a base di riso glutinoso) e si pulisce casa da cima a fondo, poi il capofamiglia lancia negli angoli alcuni fagioli secchi per cacciare gli spiriti cattivi e far entrare la buona sorte.
Qual è la vostra tradizione di famiglia legata al Natale? Raccontatecelo…