autunno-inverno: strategie (dolci) di difesa contro i malanni di stagione

I dolci rimedi contro i malanni di stagione

Con l’arrivo dei mesi freddi è forte il rischio di andare incontro a una generalizzata sensazione di malessere: brutto tempo, grigiore invernale e temperature più basse spesso fanno rima con mal di gola, febbre e raffreddore, quasi un appuntamento fisso per la maggior parte degli italiani. Rassegnarsi agli inevitabili malanni di stagione potrebbe rivelarsi un atteggiamento superficiale, in particolar modo per i “soggetti deboli”.

In questo contesto, una strada che tutti dovremmo percorrere è quella di prendere in contropiede virus e batteri, per assicurarci un inverno all’insegna del benessere.

Come fare? Semplice: un primo passo potrebbe essere quello di usare il buon senso insieme ai cari, vecchi ma sempre attuali consigli della nonna, fonti inesauribili di saggezza, suggerimenti adatti per ogni piccolo problema quotidiano. Spesso, infatti, la medicina tradizionale può essere affiancata proprio dalla scienza popolare e dalle credenze familiari, tramandate di generazione in generazione: impossibile non citare il classico latte caldo e miele (magari con l’aggiunta di alcune foglioline di salvia, pianta aromatica nota per la sua azione battericida) per placare la tosse. Oppure una bevanda a base di succo di limone (potente antibatterico naturale), fatto scaldare con il miele e, per gli adulti, con un bicchierino di rum. Contro il mal di gola sono sempre efficaci i suffumigi con bicarbonato di sodio, olio essenziale di eucalipto o aceto di mele, mentre in caso di raffreddore è utile un bagno caldo decongestionante, “arricchito” da alcune gocce di essenza di menta o eucalipto per respirare meglio. A seguire, una cena a base di brodo di pollo, nutriente e leggero, utile anche come antiinfiammatorio contro il raffreddore. E prima di andare a dormire, utile il timo, pianta aromatica molto usata in erboristeria, grazie al potere espettorante e disinfettante delle sue foglioline: provate a spalmare una crema al timo sulla pianta dei piedi (sì, avete letto bene…) e sul petto.

In caso di bronchite non acuta, la nonna è categorica: “latte, lana e letto” ovvero stare a riposo e non prendere freddo, magari “coccolati” da una borsa dell’acqua calda avvolta in un panno o in un maglione, posizionata sul dorso all’altezza delle scapole: oltre ad aiutare a combattere la tosse, rilassa e regala un piacevole calore. E se le malattie da raffreddamento dovessero causare anche il mal di testa, la nonna consiglia di stare in una stanza al buio e di posizionare sulla fronte delle fette di patata cruda, tenute ferme da un foulard legato abbastanza stretto.

Le nostre care nonne ci possono anche aiutare con i consigli di “prevenzione”. A cominciare dall’igiene personale, che resta una delle misure preventive più importanti: per esempio, lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone, poi coprire bocca e naso mentre si tossisce o si starnutisce e usare preferibilmente fazzoletti ‘usa e getta’. Un altro consiglio efficace è quello di areare bene i locali dove si vive (in particolare al mattino presto) ed evitare di soggiornare per lungo tempo in luoghi chiusi e affollati. Un ultimo consiglio, semplice ma efficace, è quello di bere molto: in caso di raffreddore, i liquidi aiutano anche a fluidificare il muco e quindi a favorirne l’espulsione. E le tisane calde possono essere un piacevole aiuto naturale per la nostra idratazione. La tisana Difesa Bonomelli, ad esempio, contiene echinacea e timo, piante tradizionalmente note per favorire le naturali difese dell’organismo, a cui si aggiungono acerola e rosa canina, ricche di vitamina C, un aiuto prezioso alla protezione delle prime vie respiratorie. Si consiglia di consumare due tazze di tisana al giorno, servita calda, e di respirare i vapori che sprigiona: le proprietà balsamiche e lenitive delle foglie di eucalipto contenute nella tisana Difesa favoriscono un’azione emolliente sulla mucosa orofaringea.